La scienza quotidiana

Spiegare la scienza può essere fastidioso quanto spiegare una barzelletta… è come descrivere un quadro di Picasso, la quinta sinfonia di Beethoven o Bohemian Rapsody dei Queen…

keep-calm-and-sing-bohemian-rhapsody-5Si può fare; ma è davvero efficace? Un quadro va visto e Bohemian Rapsody va ascoltata; eppure, se non studiassimo storia dell’arte a scuola, un Picasso ci sembrerebbe poco meglio di un disegno di un bambino e, senza un valido aiuto la quinta sinfonia di Beethoven sarebbe musica piacevole, forse, ma non rivoluzionaria.

Una spiegazione non restituisce il senso profondo di un’opera d’arte, non rende le emozioni dell’autore e non crea l’indissolubile legame della condivisione (al di là del tempo e dello spazio); ma può indicare la strada per trovare tutto questo.

Che cosa pensiamo quando sentiamo pronunciare la parola scienza? Qualcosa di rigido, determinato e grigio; qualcosa che si basa sulla definitezza di teoremi e regole matematiche. Qualcosa di estremamente noioso e scostante.

Eppure la scienza è più morbida e sorprendente di quanto non siamo abituati ad immaginare. Ed è talmente sotto i nostri occhi che abbiamo smesso di vederla.

I suoni, gli odori, i colori, tutto ciò che ci circonda è regolato da sottili leggi che si basano su numeri e regole matematiche con i quali la natura, l’uomo, l’artista inventano o ridipingono la realtà.

Nebulosa-Elica
This composite image is a view of the colorful Helix Nebula taken with the Advanced Camera for Surveys aboard NASA/ESA Hubble Space Telescope

I nostri sforzi di comprensione di ciò che ci circonda ci hanno dato gli strumenti della nostra quotidianità: fotocamere negli smartphone, body scanner, pannelli solari, tomografia computerizzata, airbag… Tuttavia non è per questo che ci emozioniamo davanti ad un cielo stellato: è la bellezza e il piacere della scoperta a farci alzare lo sguardo verso il cielo .

La nostra curiosità ci spinge a cercare l’essenza profonda delle cose, e l’acquisizione di nuove conoscenze è ripagata con la soddisfazione: una buona spiegazione è un incentivo ad un ulteriore approfondimento.

Da migliaia di anni stiamo semplicemente obbedendo a un istinto primordiale: soddisfare la nostra innata curiosità

Fatta da ricercatori in uffici, in laboratori universitari o addirittura a casa propria la scienza è oggi un’impresa collettiva.  Lo scienziato non esiste come figura che singolarmente opera per salvare o distruggere il mondo. Esiste una rete di conoscenze in condivisione, un insieme di esperimenti tutti indissolubilmente legati tra loro, la cui maglia è tanto stretta e tanto vasta da non poter identificare il singolo nodo.

Tuttavia ad oggi, “to many – too many” – per dirla alla Michael Brooks, giornalista scientifico, la scienza è altro dall’ordinario; altro dall’andare a prender il pane, dal legger un buon libro, dall’ascoltare della bella musica, dal visitare una mostra; dal lavorare. La scienza invece è dentro ognuna di queste cose, le permea, le trasforma, le migliora (a volte se usata male purtroppo le peggiora).

La scienza è in ogni nostra singola azione quotidiana: è giocare a nascondino, è dipingere con gli acquerelli, è un’immagine sullo smartphone, è un fiore che nasce, è una lampada a luce solare, è un lettore mp3 che contenga l’intera opera di Mozart, è un volo Milano-San Francisco, un vetro colorato o la raccolta differenziata.

Ma non è solo utile.

La scienza è un’avventura, un’avventura che appartiene a tutti, fatta di storie, di scoperte, di errori, di scommesse e di rivoluzioni; se è vero che la comprensione della realtà è legata alla nostra capacità di giocare, di provare, simulare, testare e immaginare, che cos’è dunque la scienza se non vita quotidiana?

ritorno-al-futuro-10-cose-che-non-conoscete-sul-film-04Questo blog raccoglie il lavoro di studenti di scuola secondaria di secondo grado chiamati a individuare nella propria vita quotidiana lo zampino della scienza.

L’obiettivo è divertirsi, sfidarsi e giocare; ma giocando, si sa, si corre il rischio di imparare.

Attenzione! La lettura di queste pagine potrebbe essere divertente… Astenersi scienziati puntigliosi e noiosi!

Enjoy the science!

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